Quanto temi il tuo lato oscuro?
Dentro di te, come in ognuno di noi, c’è un Sé Ombra al quale hai cercato di fuggire, ignorandolo, reprimendolo, rinnegandolo, senza immaginare che proprio lì, nel buco oscuro scavato nel giardino della tua psiche, avevi sotterrato le tue energie più potenti. Se guardate in faccia, liberate e canalizzate in un espressività sana, con un atteggiamento di responsabilità, amore e compassione, queste energie possono diventare le tue più grande alleate e aiutarti a recuperare il tuo fuoco e il tuo coraggio… e realizzare chi sei.
Dietro alla vergogna, alla paura, alla censura, al giudizio, c’è sempre qualcosa che abbiamo soppresso da bambini e sostituito con una maschera, per sentirsi meno sbagliati e più accettabili agli occhi degli altri. Con gli anni, questa ombra, sempre più nascosta e repressa, è diventata talmente intensa e carica da prendere il potere sulla nostra vita, sabotando i nostri progetti, reclamando così la sua parte. Anche l’ombra desidera essere invitata alla festa della nostra vita, e soffre di essere esclusa. Molte volte ha cercato di farsi notare e ci è esplosa in faccia, distruggendo ciò che avevamo pazientemente custodito. Cosa stavamo censurando? A quali parti di noi avevamo rinunciato?
Infine, tornando ad adesso … quali aspetti di noi stessi stiamo rifiutando?
Nel workshop “Ombra & Luce” abbiamo utilizzato lo straordinario mezzo della pittura intuitiva (con il metodo Il Colore dell’Anima), insieme al partnerwork e alla danza estatica per entrare in un potente Shadow Work e smascherare le nostre proiezioni. Abbiamo invitato il Sé Ombra a prendere posto al tavolo. Ci siamo guardati negli occhi, come in uno specchio, per riconoscere quegli aspetti che attribuiamo agli altri e che in fondo ci appartengono e parlano di noi.
Poi accade un shift, una trasformazione che si palesa sui volti. Quando ci diamo il permesso di esplorare le nostre stanze oscure, equipaggiati dalla luce della nostra consapevolezza, ci troviamo… una luce in potenza, una riserva di possibilità, un territorio psichico tutto da scoprire. Bisogna creare un intimità con quel mondo rifiutato senza alzare nuovi muri, nuovi giudizi. In una parola, aprirsi all’autenticità.
Solo quando si diventa intimi con ciò che abbiamo tenuto lontano di noi, possiamo abbracciare il nostro potenziale nascosto e sentire di nuovo scorrere in noi la linfa della passione, liberando un tipo di energia capace di realizzare i nostri sogni.
Esplorare i doni dell’ombra è un processo profondo, in direzione del nostro ignoto (perché rifiutato), come attraversare una densa foresta di notte, ma è anche un viaggio di radicale auto-accettazione, potentemente energizzante, che ci porta verso più libertà, più autenticità, più coraggio… verso il Sé libero. Infatti, come lo raccontano queste fotografiche di Francesca, più liberavamo le nostre parti vulnerabili, tramite la danza e la pittura, e più ci sentivamo gioiosi e pieni di vita. Visceralmente umani. Pieni di compassione. Vicini.
Quando riconosci la tua vulnerabilità nelle braccia di un altro che ti fa da specchio, quando accetti di essere visto/a e di vedere l’altro con le tue/sue meravigliose uniche (im)perfezioni, quando riconosci le tue proiezioni negative e luminose sugli altri e che sei pronto/a a riprenderteli, allora ti arriva un dono immenso. Puoi finalmente aprirti alla saggezza nascosta della tua ombra e riprendere il tuo potere.
Nessuno è senza ombra. Più luce, più ombre. Più ombra, più luce.
L’ombra ti mette a nudo. Ti guida. Ti fa esplorare un campo misterioso, te stesso. Ti fa espandere. Ti fa tornare integro/a. Ti fa squarciare il velo dell’illusione. Ti fa sentire quanto è bello e potente essere ciò che tu sei.
L’ombra liberata porta compassione, a te e agli altri. Ti dona nuove infinite possibilità future e la creatività di sperimentarle. E’ un territorio scomodo, energizzante, altamente potente che ti invita al coraggio. Alla libertà.
La ragione per la quale hai nascosto il tuo lato d’ombra è la stessa che ti impedisce di manifestare la tua luce, la tua bellezza, la tua unicità. Quando integri in te questa scomoda compagna, ti rendi conto che ciò che pensavi impossibile diventa possibile. Il recinto si apre. Dandoti il permesso, apri la porta ad altri. La tua vergogna vola via, e con essa il desiderio di essere un bravo/a bambino/a, e la creatività, come una buona fata, torna a benedirti.
Tramite l’espressività, sei facilitato/a per reclamare questo potere sotterrato. Dipingi, danzi, esplori con il partnerwork, facendo chiarezza sulle radici emotive che ti hanno costretto a rinnegare certi aspetti di te. Lo fai anche giocando. Il gioco è una via molto saggia per uscire dai nostri drammi. L’arte è una strada maestra per lavorare con l’ombra e trasformarla in luce.
Disinnescato il potenziale distruttivo della tua ombra con l’espressività, sentirai di meno il bisogno di nasconderti dietro una maschera, perché i tuoi confini si saranno espansi tramite l’esperienza diretta. Così, giocando con coraggio e compassione, ti rendi conto che stai imboccando la via della libertà.
Dal Sé Ombra al Sé Libero.
L’ombra serve a riportarci sul sentiero della nostra interezza. Ci aiuta a liberare la luce imprigionata e proiettata per ridarci il potere di creare la vita che desideriamo con TUTTO noi stessi.
Grazie a tutti voi che avete partecipato a questo workshop, con il vostro coraggio, i vostri sorrisi, la vostra ombra e la vostra luce.
Grazie a Francesca Di Stefano per aver saputo, tramite il suo racconto fotografico, cogliere con delicatezza momenti magici di trasformazione.
Chi desidera partecipare a un workshop di gruppo / sessione individuale: mariannecordier.studio@gmail.com
Credito fotografico: Francesca Di Stefano
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